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Tumore prostata

Analisi immunoistochimica delle reazioni lichenoidi nei pazienti trattati con terapia anti-PD-1 e anti-PD-L1


I recenti progressi nel trattamento immunoterapico del cancro hanno portato allo sviluppo di un ampio numero di nuove terapie mirate.
Uno di questi nuovi approcci terapeutici prevede l'utilizzo di anticorpi monoclonali che bloccano il checkpoint immunitario del recettore PD-1 localizzato sulle cellule T e del suo ligando PD-L1.

La somministrazione di questi farmaci è stata tuttavia associata allo sviluppo di alcune reazioni di tossicità immuno-correlate, le più comuni delle quali rappresentate da eruzioni cutanee.

In uno studio clinico, cinque casi di dermatite lichenoide ( compreso un caso di mucosite lichenoide e un caso di lichen sclerosus ) associati a terapia anti-PD-L1 e anti-PD-1 sono stati confrontati con 3 biopsie di lichen planus ( LP ) e 3 di cheratosi lichen planus-simile ( LPLK ), non correlate ai farmaci, utilizzate come controlli.

L'analisi istopatologica e immunofenotipica delle lesioni lichenoidi ha dimostrato un significativo aumento degli infiltrati istiocitari rispetto alle reazioni lichenoidi di controllo ( P = 0.0134 ).
E' stato inoltre osservato un aumento di spongiosi epidermica e necrosi.

Non sono state osservate differenze significative nell'espressione di CD3, CD4:CD8, CD20, PD-1, CD25, FOXP3, CXCL13 e PD-L1.

In conclusione, i risultati ottenuti hanno permesso l'inclusione della dermatite e mucosite lichenoidi nella letteratura delle reazioni di tossicità immuno-correlate dovute al blocco del pathway PD-1/PD-L1.
Occorre sottolineare che tali reazioni avverse cutanee si sono rivelate sensibili al trattamento topico, senza necessità di riduzione della dose di farmaco o sospensione del trattamento. ( Xagena2016 )

Schaberg KB et al, J Cutan Pathol 2016; doi: 10.1111/cup.12666

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